Hai mai sentito parlare di Human Augmentation? Tradotto dall’inglese si identifica come potenziamento dell’essere umano. Si riferisce all’impiego di particolari tecnologie sull’uomo, in grado di migliorare le esperienze cognitive e fisiche.
LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI
Con Human Augmentation si intendono diverse tematiche e fattori annessi, dai più semplici ai più complessi e gli studiosi hanno fornito le loro risposte alle domande più frequenti in relazione a questo argomento.
Quali sono gli strumenti che ne fanno parte? Si può parlare di Human Augmentation quando trattiamo di occhiali, che regolano e migliorano le proprietà legate alla perdita di vista nelle persone, apparecchi acustici, che permettono di ampliare le capacità di ricezione dei suoni e di protesi, che “sostituiscono” parti del corpo di persone, tramite interventi specifici.
Fino a dove l’uomo può spingersi grazie a queste tecnologie? In una visione futuristica, gli scienziati credono che oltre alle migliorie precedentemente dette, si potranno creare software in grado di ampliare la memoria dell’uomo o consentire all’uomo di aumentare la propria forza fisica o curare malattie e difetti nell’essere umano.
Quanto siamo lontani o vicini a queste realtà? Gli scienziati credono che nell’arco di 20/30 anni, in seguito a studi specifici, la Human Augmentation, potrà aiutarci a risolvere alcuni dei grandi problemi legati all’essere umano, quali cura di malattie cognitive e tumori.
Sono tuttavia molto dubbiosi che queste tecnologie possano espandersi facilmente nel mondo a causa dei limiti di legge imposti in vari stati.
QUALI SONO I RISCHI DI QUESTE TECNOLOGIE?
I dubbi delle persone riguardo a questo argomento, derivano dai rischi annessi ad esse. Ci troviamo Infatti, ancora in una fase di sperimentazione di queste tecnologie.
I rischi di impiantare queste tecnologie nell’uomo sono legate agli effetti a medio/lungo termine (non ancora testati), che possono causare complicazioni a tutto il sistema. Un altro rischio è legato agli Hacker. Il ricercatore e scienziato David Jacoby, uno dei precursori di queste tecnologie, afferma che durante i suoi test ha riscontrato problemi legati alla comunicazione fra il dispositivo impiantato in un organismo e i fattori esterni, legati a intrusioni da parte di Hacker.
E tu, sperimenteresti queste nuove tecnologie? Faccelo sapere!